1. |
Mai
02:59
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Non avevo intenzione
Di partire prima
A furia di sfregare le carne fa male
Hai l’aria stanca
Io non vedo niente Proviamo a dirle qualcosa Stasera
Prendimi
Sposta i capelli davanti a quegli occhi e prendimi
Filtra piano dentro
Come una preghiera che non vorrei mai
Vorrei perdermi
Per esserti ancora più distante ma tu
Prendimi
Sposta i capelli davanti a quegli occhi e prendimi
Filtra piano dentro
Come una preghiera che non vorrei mai
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2. |
Venerdì
03:19
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Accendi la luce
Per trovare casa
Mi fai battere forte il cuore ma dove sei
Non ti vedo più
Quando scende la notte
Ricordami dove andremo finire
Ma per strada
Non ti vedo più
Un vestito nero
Sotto le stelle
E fazzoletti ricamati di seta aiutano
Occhi stanchi mi seguiranno
Per avere un pezzo del tuo cuore
E quando tutto sarà finito
Sarà un giorno di festa
Come stai non mi cerchi più
Sono ore che cammino da sola
Qui è quasi l’alba di venerdì
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3. |
Stupida
03:02
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Gocce d’acqua
Fredda dividono
La tua schiena
In una metà perfetta
E le tue scapole
Zolle terrestri
Che si rincontrano
In una matassa
Di profumi esotici
Di gioie e sguardi
Spasmi irregolari
Stupida stupida
Stupida stupida
Inginocchiati sulle piastrelle
Le nostre ombre
Diventano buffe
Stupida stupida
Stupida stupida
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4. |
Le Solite Scuse
03:54
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Arderò di passione
Ferma qui
Ad aspettare con
Il mio vestito colorato di spine
La tua palma sull’altare minore
Sono la vergine
E tu il padrone
Brucerò d’amore
Trascinami con i tuoi buoi
Fango e ortiche
Sulla carne
Mangio via le pellicine
Con i denti ti strapperò i capelli
Con la bocca l’anima
Ed io sono già qui ma
Dove tu mi vuoi stanotte
Hai la pelle d’oca
Mi dici le solite scuse
Col coltello alla gola
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5. |
I Muri di Casa
03:28
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Sai che c’è
Non ho più voglia di aspettarti
E passerai
Da un’avventura piena
Di corde appese
A campane stanche
Di rintoccare le ore
Nel vuoto
Nel vuoto
Da quando non sei più qui
Ad un palmo di naso
In fondo sono sempre
Riuscito a cancellare la tua ombra
Dai muri di casa
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6. |
Gelsi
04:00
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Distese carsiche
Poggiano la testa
Su nude pietre fredde
Chilometri
Di grano arso
Baciato dal sole
Il vento smette di soffiare
Raccolgo una ferula matura
Puntando alla stelle
Creo un bastone nuove
Sui muretti a secco
Processionarie
Veloci scappano
In un silenzio innaturale
Da qui si vede un mare in tempesta
Una vela in lontananza scandisce le ore
Rossa di gelso
È la tua bocca Profuma di notte
Respiro caldo Sotto le scure ma
Da qui si vede un mare in tempesta
Una vela in lontananza scandisce le ore
Che finisco ormai
Scolpendo il tuo viso come la pietra
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7. |
Abbracciami
04:19
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Tu canterai
Seduta in macchina
Una opel corsa nera
Che dal primo giorno
Hai sempre odiato
Guarda su le lucciole
Sono più più gialle del sole
La mattina presto
Accompagnerai tua figlia a scuola
Scarpette rosse e lo sguardo
Di chi ti ama ancora
Abbracciami che strano è
Abbracciami che strano è
Scendi le scale piano piano
Aggrappata al passamano
Per la paura di giù
Abbracciami che strano è
Abbracciami che strano è
Bisturi pennelli
Santi e madonne coi serpenti
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Grecale Terlizzi, Italy
Grecale è un contenitore di sensazioni e suoni unite alle parole, un Nu-folk che profuma di campi di
grano al tramonto, di spazi intimi ed evocativi e di mare e ci parla di ritorni al sud, di ritorni a noi
stessi, all’animo più sincero delle cose.
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